Tutti ne parlano, ma nessuno nel modo giusto: la Findom.
Fondamentalmente, cos’è la Findom e in particolare le Findomme?
Dalla mia modesta esperienza posso asserire che sia un pratica vista in malo modo in Italia. Ma perché?
L’ho scoperto a mie spese, perdendo tempo con sedicenti schiavi che si autoproclamavano “moneyslave” pagando una misera somma di denaro, promettendo fedeltà per poi risparire nell’anonimato così come erano comparsi.
Ebbene: questa NON è Findom.
Quindi, cos’è in fin dei conti la Findom?
- Eliminare qualsiasi pregiudizio sul concetto di: “dare qualcosa in cambio di niente”, dal momento che è proprio questa la filosofia su cui si basa la Findom.
- Iniziare a concepire che esistono VERAMENTE persone che AMANO e PROVANO PIACERE nel donare soldi a una bella donna (non necessariamente una Mistress).
- Se qualcuno mette a disposizione il proprio denaro per appagare un’altra persona, lo fa con consapevolezza e con cognizione di causa, NON E’ ASSOLUTAMENTE CIRCONVENZIONE DI INCAPACE come molti credono.
- Questa NON è ludopatia, ma un gioco concordato CONSENSUALMENTE tra le parti, ambedue consce dei propri ruoli e delle proprie visioni della realtà.
- I “moneyslave” non sono PAZZI, affrontano solo il loro feticismo per i soldi nella maniera che più li aggrada.
- Contano i numeri e anche la “costanza” con cui vengono versati, proprio perché si parla di un ottica quasi di sostentamento per il ricevente dei tributi effettuati (es. mensili, settimanali e/o giornalieri).
- Una Findomme/Moneymistress non è tenuta in nessuna maniera a concedere un servizio dopo un pagamento finalizzato alla moneyslavery, poiché NON SAREBBE PIU’ FINDOM ma PRODOMMING.
Per quanto mi riguarda ammetto di essere poco incline alla Findom, non sentendo di fatto una particolare affinità nei confronti di queste pratiche, che considero affascinanti ma non adatte al mio carattere ‘troppo esuberante’.
Di fatto, prediligo molto di più la realtà del Prodomming e degli incontri, i quali perlomeno danno la possibilità di esprimere le proprie “irruenze” in totale libertà creativa e flusso di coscienza.
Come ci si deve approcciare nel modo più corretto?
La “normalizzazione” nell’immaginario collettivo di questa pratica deve essere necessaria per mettere in riga molti aspiranti e appassionati del genere, perché è proprio la giusta informazione che potrà salvare e magari mantenere in salute il BDSM in tutte le sue forme e sfaccetttaure.
Questo è solo un accenno nei riguardi di un argomento così vasto, che avrebbe bisogno di almeno un libro intero per poter essere esaustivamente trattato… e chiarito.